Comitatocittadinosangiorgioacremano.it Articoli 10 curiosità e fatti storici sorprendenti che (forse) non conosci sul Vesuvio

10 curiosità e fatti storici sorprendenti che (forse) non conosci sul Vesuvio



Miti e leggende, racconti storici e golosità: il Vesuvio non è soltanto uno dei più pericolosi vulcani del mondo, ma anche il simbolo di Napoli.

Il Vesuvio è un vulcano ancora attivo che si affaccia sul golfo di Napoli, un amico pericoloso per ogni napoletano, alto più di 1300 metri e pronto a eruttare da un momento all’altro. Luogo misterioso e affascinante, è diventato uno dei simboli della zona e ha fatto nascere miti e leggende.

Vediamo allora 10 fatti sorprendenti sul Vesuvio che non tutti conoscono.

1.      Il Vesuvio è un vulcano cresciuto sulle spalle di una montagna, il monte Somma, che a sua volta ha un cratere che si è formato a seguito di un’eruzione.

2.      L’eruzione più famosa è quella che avvenne nel 79 d.C. e sommerse l’antica città di Pompei. Gli abitanti furono colti alla sprovvista perché non sapevano di vivere accanto a un vulcano, l’attività del Vesuvio era ferma da quasi duemila anni.

3.      Il termine “vulcano” si deve proprio all’esplosione del 79 d.C. e deriva infatti dal nome del dio romano del fuoco e delle fiamme, appunto Vulcano.

4.      Nei tempo antichi di Pompei ed Ercolano, molti abitanti della zona si salvarono dalla lava perché il terremoto che arrivò pochi anni prima li convinse e costrinse a trasferire le proprie abitazioni più lontano dal Vesuvio.

5.      I detriti esplosi dal Vesuvio nel 79 d.C. furono tonnellate: per dare un’idea, l’equivalente di circa 250 mila elefanti al secondo!

6.      L’eruzione del Vesuvio che avvenne circa duemila anni fa ha avuto anche un risvolto positivo: la città di Pompei fu sommersa dalla lava e i suoi resti rimasero intatti fino alla sua scoperta nel XVIII secolo.

7.      I resti della città di Pompei, intatti e perfetti perché conservati dall’azione della lava, sono stati rovinati quasi completamente dall’azione umana e dagli agenti atmosferici, lasciando così ai giorni nostri soltanto una minima parte di quel patrimonio incredibile che avremmo potuto ammirare.

8.      Perché molte persone, nella storia e ancora oggi, hanno continuata vivere ai piedi di un pericoloso vulcano ancora attivo? La risposta è nella terra del Vesuvio, che per la sua composizione lavica è incredibilmente fertile per le coltivazioni, su tutte quella dell’uva e dei pomodori, con i famosi vini dell’Irpinia e i pomodorini del Piennolo IGP.

9.      Il primo reportage giornalistico dell’eruzione del Vesuvio risale al 79 d.C, quando Plinio il Giovane, a debita distanza, osservò l’attività del vulcano e ne descrisse gli eventi con emozione e precisione.

10.  La leggenda narra che la maschera più famosa di Napoli, Pulcinella, sia nato proprio sul Vesuvio, da un uovo che Plutone, il dio degli inferi e del regno dei morti, aveva posto sulla sommità del vulcano assecondando le richieste di due fattucchiere del luogo. Napoli aveva bisogno di un amico del popolo che avrebbe rimediato alle ingiustizie e salvato i più bisognosi.

Se passiamo da quelle parti, non possiamo farci scappare l’occasione di visitare il Vesuvio. Ricordiamoci infatti che è un vulcano ancora attivo e molto pericoloso: i geologi sono convinti che la prossima eruzione sarà spettacolare e che potrebbe distruggere e sommergere l’intera città di Napoli. Andiamo finché siamo in tempo, perché se rimandiamo potrebbe essere troppo tardi!